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Pubblicato da ees in immobili · 1 Aprile 2018
Oggigiorno con la crisi che c’è e si sente, soprattutto nel mercato immobiliare dove le imprese di costruzione e privati hanno necessità di vendere ma non trovano acquirenti. Quest’ultimi vorrebbero sì comprare, ma non hanno le necessarie risorse finanziarie e spesso nemmeno le banche concedono il credito.
 
Si tratta di un “quadro” abbastanza usuale, ma al quale si potrebbe trovare una soluzione grazie al rent to buy (affittare per comprare), al buy to rent (comprare in affitto) o all'help to buy (aiuto per comprare). Queste  nuove formule  consentono all'acquirente di dilazionare il pagamento nel tempo e al venditore di tutelarsi.
 
Nell’ affittare per comprare: si stipula un contratto di locazione, che poi si trasforma in un contratto di compravendita quando la somma dei canoni pagati arrivi ad eguagliare il prezzo pattuito per la cessione della proprietà.
 
Nel comprare in affitto: si stipula invece un contratto di compravendita con cui si ha l'immediato passaggio della proprietà pattuendo che il prezzo sarà pagato a rate, ma con una clausola che protegge il venditore in caso di inadempimento del compratore.
 
Nell' aiuto per comprare: si stipula un contratto preliminare, il venditore versa rate e acconti fino al 20-30% del prezzo pattuito e poi chiede alla banca un mutuo per il resto.
 
Seppure con soluzioni differenti, tutte e tre le formule risultano legate da un comune  presupposto: con esse si deroga alla tradizionale prassi secondo la quale la stipula di un contratto di compravendita immobiliare coincide con il pagamento del saldo dell’importo dovuto dall’acquirente al venditore. Infatti, se l’acquirente non ha i soldi per pagare e se nessuna banca lo finanzia, altro non resta che al finanziamento provveda "indirettamente" il venditore.
 
Ma attenzione, se nel Rent to buy e nel Buy to rent l’acquirente viene "finanziato" dal venditore, l’Help to buy serve invece a facilitare l’ingresso in scena di una banca. Come? Innanzitutto viene stipulato un contratto preliminare in forma notarile e dopo si può procedere alla consegna dell’appartamento ai promissari acquirenti.
 
Nel  contratto preliminare si prevede che gli acquirenti, utilizzando parte del proprio stipendio, paghino una serie di caparre e/o di acconti, fino a giungere al versamento di un importo pari al 20-30% del prezzo dovuto. A questo punto,  si istruisce una pratica di finanziamento bancario per la concessione di una somma pari al 70-80% del prezzo dovuto. Ottenuto il finanziamento, si paga la residua parte di prezzo dovuta al venditore, si stipula il rogito di compravendita e sulla casa acquistata viene iscritta ipoteca a favore della banca,a garanzia dell’ammortamento del mutuo da parte degli acquirenti divenuti proprietari della loro abitazione.
 
Per cautelarsi rispetto a ogni possibile evenienza, nel contratto preliminare occorre anche prevedere il caso della mancata riuscita dell’operazione.
 
C’è da dire, inoltre, che se nel Rent to buy (Rtb)  si punta alla concessione immediata del godimento dell’immobile a favore del futuro acquirente , nello schema del Buy to rent (Btr) vi è una inversione di prospettiva: il trasferimento di proprietà è immediato con  l’idea che la proprietà verrà restituita al venditore qualora il compratore si renda inadempiente.
 
Nella vendita con patto di riscatto vi sono peraltro da tenere in conto alcuni insuperabili limiti dettati dal codice civile:
 
- il termine per esercitare il riscatto non può eccedere i 5 anni dalla data del contratto;
 
- il venditore che esercita il riscatto è tenuto a rimborsare al compratore: il prezzo sborsato dall’acquirente; le spese e ogni pagamento effettuato dal compratore per la vendita; le spese che il compratore abbia sostenuto per l’immobile se qualificabili come " riparazioni necessarie"; le spese che abbiano aumentato il valore dell’immobile
 
(articolo 1502 Codice civile). Di conseguenza, non è consentito pattuire rimborsi del compratore al venditore.
 
Nel mercato di compravendita si potrebbe procedere anche con una rendita vitalizia che garantisce un flusso di denaro costante nel tempo. Tale rendita potrebbe interessare il venditore, che accetta di sostituire il valore della casa con una rendita per tutta la sua vita; e l’acquirente che  accetta il rischio della permanenza in vita del venditore in cambio della immediata disponibilità della casa
 
Inoltre, per finanziarsi senza vendere, esiste il Vitalizio ipotecario: si ipoteca un immobile per ottenere un finanziamento. Si pagano gli interessi della somma finanziata. Il capitale verrà restituito dagli eredi
 
E ancora si potrebbe optare per la vendita a rate e la vendita della nuda proprietà, che potrebbe interessare anziani, chi pianifica un acquisto a lunga scadenza e con prezzo basso.

Affidandovi all’agenzia immobiliare Casa in Rendita, potrete scegliere diversi servizi tra cui:
 
·         Semplici tinteggiature.
 
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·         Ristrutturazioni totali o parziali, al fine di garantire ai nostri clienti un servizio completo e personale, volti a valorizzare le caratteristiche                   dell’immobile.
 
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Grazie al nostro staff di architetti, artigiani, geometri, professionisti del settore e  ditte edili storiche, seguiamo e affianchiamo il cliente in ogni fase, per un servizio CHIAVI IN MANO. Verranno seguite tutte le fasi dell’intervento di ristrutturazione, dalla progettazione all’espletamento delle pratiche burocratiche, dalla direzione lavori alla selezione di fornitori e materiali.

Assicurazione sull’affitto di una casa: perché farla e a chi conviene
 
 
LUGLIO 23, 2013 • AFFITTO
 
Assicurazione sull’affitto di una casa: inadeguatezza delle mensilità anticipate?
 
Per avere una sorta di assicurazione sull’affitto di una casa, i contratti di locazione prevedono, a garanzia del proprietario di casa, un deposito da parte dell’inquilino di una somma di denaro che corrisponde a 3 mensilità. Il calcolo viene effettuato sull’ammontare del canone mensile al momento della stipula del contratto d’affitto. Tale cifra serve a fornire un’assicurazione sull’affitto di una casa in modo da tutelare il proprietario da eventuali rischi di perdite, come ad esempio ritardi nei pagamenti o insolvenza da parte dell’inquilino, danni all’immobile, abbandono dell’immobile senza i 6 mesi di preavviso, perdita di mensilità e spese legali a seguito delle procedure di sfratto per morosità (ovvero circa 12 mensilità perse più eventuali danni più le spese legali). Il deposito di 3 mensilità costituisce una grossa spesa per l’inquilino, che già il primo mese di affitto si trova a dover sborsare 5 mensilità (3 per il deposito, una per il canone mensile e una, più o meno, come pagamento per l’agenzia): in questo modo diventa più difficoltoso accedere ad un contratto di affitto soprattutto nei casi in cui il canone sia medio o medio-alto. Per il proprietario, allo stesso tempo, le tre mensilità si rivelano superflue in caso di inquilini virtuosi (che vengono penalizzati eccessivamente) ma del tutto inadeguate qualora si presentasse una delle problematiche per cui la cauzione stessa è stata concepita.
 
Assicurazione sull’affitto di una casa: una risposta su misura
 
L’assicurazione sull’affitto di una casa si pone come una risposta su misura per le attuali e reali esigenze di tutte le parti in gioco: per l’agenzia, per il proprietario e per l’inquilino. L’assicurazione sull’affitto di una casa infatti è stata concepita come soluzione ottimale per far fronte al crescente verificarsi di sfratti esecutivi. Negli ultimi 15 anni la tendenza degli sfratti esecutivi ha segnato un continuo aumento, nel 2010 ne sono stati eseguiti 30.000, a fronte di ben 110.000 richieste di esecuzione di sfratto con la forza pubblica, e nel 2011 ne sono stati eseguiti 35.000. Si tratta di situazioni estremamente problematiche per tutte le parti in causa e la soluzione può vedere la luce dopo anni di contenzioso molto doloroso e laborioso, gravato anche dalla situazione spesso difficilmente reversibile in cui l’inquilino può trovarsi. Si pensi che gran parte delle 110.000 richieste del 2010 sono relative a sentenze già emesse negli anni precedenti, per le quali però non è stata possibile l’esecuzione a causa di problemi contingenti.
 
Assicurazione sull’affitto di una casa: tutti più soddisfatti
 
L’assicurazione sull’affitto di una casa è uno strumento innovativo che permette ad ogni contratto di locazione di partire col piede giusto, sia per gli inquilini che per i proprietari, senza scordare i vantaggi per le agenzie.
I vantaggi per il proprietario:
 
·         Data la velocità di risposta, si guadagna una mensilità perché si evitano le lungaggini che la caparra o la richiesta di fideiussione comportano;
 
·         La copertura vale per 4 o 6 anni, a seconda del tipo di assicurazione, coprendo l’intero periodo del contratto;
 
·         La garanzia copre 12 mensilità + 3 mensilità, che comprendono eventuali danni all’immobile;
 
·         Possibilità di assicurare anche le spese condominiali;
 
·         Eliminazione delle spese legali legate al contenzioso per la situazione di eventuale morosità dell’inquilino.
 
I vantaggi per l’inquilino:
 
·         Non c’è più bisogno di bloccare migliaia di euro per anni perché non vengono versate le 3 mensilità di caparra;
 
·         Non c’è bisogno di fare la fideiussione con la propria banca;
 
·         Nel caso di contratti precari, non c’è bisogno di cercare un garante per la fideiussione bancaria che copra l’eventuale insolvenza;
 
·         Non si perde liquidità per la fideiussione;
 
·         Si risparmia.
 
I vantaggi per l’agenzia immobiliare:
 
·         Diventa più facile ottenere i mandati;
 
·         Si offre un servizio che viene richiesto sempre più frequentemente dai proprietari;
 
·         Si offre un servizio vantaggioso anche per gli inquilini;
 
·         Si offre un servizio desiderabile anche agli acquirenti che cercano immobili da locare come investimento;
 
·         Ci si avvantaggia della pubblicità gratuita di “Affitto Assicurato”;
 
·         Si ottengono tutti i vantaggi senza costi, senza vincoli, e col 40% delle provvigioni.
 
Come funziona l’assicurazione sull’affitto di una casa
 
L’assicurazione sull’affitto di una casa prevede che una compagnia di assicurazioni, esaminata l’affidabilità dell’inquilino, si faccia da garante, tramite fideiussione, per l’inquilino stesso. Questo permette una selezione a monte di buoni pagatori a cui la casa verrà data in locazione. Nel caso in cui l’inquilino dovesse diventare moroso, il proprietario non dovrà fare altro che avviare l’iter per la richiesta di risarcimento, e la compagnia di assicurazioni provvederà a pagare le mensilità al posto dell’inquilino, fino ad un massimo di 12 mensilità più 3 mensilità a copertura di eventuali danni all’immobile. Sarà poi la compagnia di assicurazioni a richiedere all’inquilino moroso il risarcimento di quanto anticipato a proprietario. Per l’assicurazione delle 3 mensilità per danni, il proprietario dovrà dimostrare il tipo di danni (perciò è importante creare e condividere un inventario dell’immobile con l’inquilino prima della firma del contratto d’affitto) e richiedere un preventivo, sulla base del quale verrà effettuato il risarcimento.
 


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